Domenica 3 luglio 2022 alle 5 ora locale (2 ora italiana) la cordata valdostana formata da Roger Bovard, Marco Camandona, Emrik Favre, Jerome Perruquet e Pietro Picco è partita per l’ascesa del Nanga Parbat (8.126 metri), la nona montagna più alta della terra. Marco Camandona ha raggiunto la vetta alle ore 10.30 ora locale (7.30 ora italiana) del giorno 4 luglio, firmando così il suo undicesimo “ottomila”.
Tutti gli altri componenti del gruppo Pietro Picco, Roger Bovard ed Emrik Favre hanno raggiunto la vetta, con i propri tempi, tra le 6 e le 8 del mattino ora italiana. François Cazzanelli partito dal Campo Base dopo rispetto al resto del gruppo, alle ore 11.30 (ora locale) ha impiegato per salire alla vetta 20 ore e 20 minuti, riposando solo 4 ore al Campo 3. Cazzanelli e Perruquet, guide alpine della Società Guide del Cervino, erano entrambi in vetta alle ore 7.50 ora locale (4.50 ora italiana).
«Ritorno in Pakistan dopo 22 anni con una grande squadra! Sei amici che condividono la stessa passione – ha scritto sui social Marco Camandona – Giornata stupenda… non un filo d’aria… panorama incredibile… Tutto questo non ha prezzo! Siamo davvero fortunati a poter vivere delle esperienze simili!».
Gli alpinisti hanno adottato una strategia di salita “summit push”, decidendo di non pernottare nei campi intermedi, partendo dal campo base a quota 4.200 metri, riposando qualche ora al Campo 3 per poi proseguire sino in vetta senza l’ausilio di ossigeno supplementare. La via era stata attrezzata dagli sherpa solo sino al Campo 3 (6.850 metri), pertanto da tale quota hanno dovuto muoversi su un terreno d’alta quota non “addomesticato”. Al gruppo di alpinisti valdostani si è aggregato il peruviano Cesar Rosales giunto in vetta con Cazzanelli e Perruquet.

Solo Cazzanelli e Rosales nella serata del 4 luglio sono rientrati al campo base, gli altri componenti della spedizione hanno preferito passare la notte al Campo 3 e rientrare la mattina successiva. La salita di tutti i componenti della spedizione arriva a pochi giorni dell’apertura della nuova via sulla leggendaria parete Diamir del Nanga Parbat (8.126 metri) da parte di Cazzanelli e Pietro Picco, che hanno voluto intitolarla “Aosta Valley Express”.
Nei prossimi giorni si riposeranno e studieranno la meteo, obiettivi della spedizione sono il Broad Peak e il K2.
«Il nostro pensiero – fanno sapere gli alpinisti – è rivolto a tutte le famiglie delle vittime coinvolte nell’incidente sulla Marmolada».
La spedizione “The way for the K2… la montagna impossibile” è resa possibile grazie a Regione Autonoma Valle d’Aosta, UVGAM, AVMS e ad AROL e agli sponsor dei singoli alpinisti.
François Cazzanelli
Guida Alpina della Società Guide del Cervino. Aspirante Guida dal 2012. Guida Alpina dal 2015. Istruttore Nazionale delle Guide Alpine dal 2021. Tecnico di elissoccorso dal 2021. Ha partecipato a 15 spedizioni extra europee. Ha all’attivo 3 ottomila Everest 8.850 metri, Lhotse 8.516 metri e Manaslu 8.163 metri con record di salita e discesa in 17 ore e 43 minuti. Salite principali extra europee : El Capitan via The Nose California, Cerro Torre 3.128 metri. Via dei Ragni, Mount Edgar 6.618 metri via nuova sulla parete est Cina, Denali 6.190 metri via Cassin, Amadablam 6.812 metri, salito dalla via normale in 5 ore e 32 minuti. Sulle Alpi ha siglato svariate salite sia come Guida che come alpinista aprendo svariate vie nuove sul Cervino, Monte Bianco e Monte Rosa.
Emrik Favre
Guida Alpina della Società Guide di Ayas. Aspirante Guida dal 2016. Guida Alpina dal 2019. Tecnico di elisoccorso dal 2021. Ha partecipato a dieci spedizioni extra europee. Ha salito il Manaslu 8.163 metri, L’Aconcagua 6.970 metri, L’ Amadablam 6812 metri e numerosi 6.000 metri in Nepal. Salite principali extra europee sono via nuova al Kwong-Deri, al Yasa Thak, 4 prime salite sul massiccio del Mount Edgar nel Sichuan, Cina. Sulle Alpi ha ripetuto numerose vie difficili sul massiccio del Monte Bianco, Monte Rosa e Cervino, aprendone anche alcune.
Roger Bovard
Guida Alpina della Società Guide di Valgrisenche. Volontario presso il soccorso alpino valdostano. Partecipazione a due spedizioni extra europee: Alaska 2019 ascesa al Denali 6190 metri per la via West Rib. Nepal 2021 ascesa all’Amadablan 6.812 metri per la cresta SudOvest. Alpi: Hypercouloir du Brouillard al Monte Bianco, Cresta di Tronchey alle Grandes Jorasses Via Ginat alla nord delle Droites. Attività di guida in Valle d’Aosta, principali salite classiche con clienti e amici tra cui la cresta Innominata al Monte Bianco.
Jérôme Perruquet
Aspirante guida alpina dal 2020, e membro della Società Guide del Cervino. Prima spedizione extra europea 2021 aprendo una nuova via sulla parete Nord del Tengang-Poche 6.490 metri e salito la via normale dell’Amadablam. Altre salite importanti sulle Alpi: Cervino, parete Nord via Smith e parete sud via “Per Nio”. (seconda ripetizione); Monte Bianco, Hipercouloir del Brouillard, cresta integrale di Peuterey in due giorni e goulotte “Beyond good and evil” alla parete nord dell’Aiguilles des Pélerins. Ha inoltre salito diverse vie di roccia e ghiaccio in Dolomiti, Francia e Svizzera.
Pietro Picco
Guida Alpina della Società Guide di Courmayeur. Aspirante Guida dal 2018. Guida Alpina dal 2021. Tecnico di elissoccorso dal 2021. Ha partecipato a tre spedizioni extra europee. Ha all’attivo un ottomila, il Dhaulagiri 8.167 metri. Salite principali extra europee Cerro Torre 3.128 metri Via dei Ragni. Nel 2020 è stato protagonista del progetto 4×400 dove ha concatenato in principali massimi montuosi valdostani spostandosi in bici assieme a Davide Cheraz percorrendo in totale 460 km e 17.500 metri di dislivello in quattro giorni. Sulla Alpi ha siglato svariate salite sia come guida che come alpinista Monte Bianco e Monte Rosa.
Marco Camandona
Guida Alpina della Società Guide di Valgrisenche. Alpinista di fama internazionale, maestro di sci alpino, allenatore federale di scialpinismo e direttore tecnico, da più di 20 anni, della gara internazionale di scialpinismo “Millet Tour du Rutor Extrême”. Nel 2012 nuova via in Himalaya “Princess Cecile Line” al Churen Himal (7.371 metri). Dieci volte su una cima principale di 8.000 metri senza l’ausilio dell’ossigeno: 1998, Cho Oyu (8.210 metri) e Shisha Pangma (8.048 metri) si concretizzano con la salita in velocità a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro; 2000, K2 (8.611 metri); 2006, Annapurna (8.091 metri); 2010, Everest (8.848 metri); 2014, Kangchenjunga (8.586 metri); 2016, Makalu (8.463 metri); 2018 · Lhotse (8.516 metri); 2019, Manaslu (8.163 metri) e 2021, Dhaulagiri (8.067 metri). Dal 2015 ha fondato la onlus Sanonani, che si dedica ad un progetto umanitario a Kathmandu in Nepal, dove ha realizzato un orfanotrofio che ospita 25 bimbi.