Alle ore 7 di sabato 9 luglio, dalla frazione Saint-Jacques di Ayas prenderà il via la prima edizione della SkyClimb Mezzalama. Il percorso è stato segnalato e messo in sicurezza grazie al lavoro delle guide valdostane coordinate dal direttore tecnico Adriano Favre.
La parete Ovest del Castore è stata attrezzata con corde fisse e sono stati scavati nel ghiaccio i gradini che condurranno alla cresta sommiate a quota 4.226 metri. Il tracciato di gara misura circa 25 chilometri con un dislivello positivo di 2.533 metri.
«Siamo alle ultime battute per la preparazione del percorso – spiega Adriano Favre – il ghiacciaio, anche se abbiamo avuto poche precipitazioni nevose, si presenta in buone condizioni grazie agli apporti di neve fresca caduta con i temporali di inizio settimana. Inoltre l’alta pressione e il bel tempo ci hanno aiutato nell’opera di preparazione del percorso. Abbiamo usato le corde fisse sono in alcuni tratti proprio per le buone condizioni della traccia. Sabato gli atleti potranno gareggiare con delle condizioni della montagna veramente buone».
«La mia ultima raccomandazione agli atleti – aggiunge Favre – è quella di correre con la testa ascoltando tutte le indicazioni delle guide alpine presenti lungo il percorso e di essere il più prudenti possibile facendo molta attenzione ai tratti esposti. In fine usate la corda come si conviene farlo in ghiacciaio perché ci sono alcuni attraversamenti tra crepacci».
In campo femminile saranno al via le scialpiniste azzurre Ilaria Veronese e Mara Martini e la coppia tutta valdostana formata da Giuditta Turini e Katrin Bieler. Tra i team internazionali con ambizioni di salire sul podio c’è da segnalare la partecipazione della coppia internazionale formata da Igone Campos Odriozola e Rosanna Buchauer. Al via anche il valdostano Franco Collé in coppia con Tadei Pivk.
Jakob Herrmann, vincitore della passata edizione, non ha confermato la sua partecipazione per un problema fisico: «purtroppo ho un piccolo problema alla gamba sinistra – racconta il campione austriaco – riesco ad andare in bicicletta, ma non riesco a correre molto in questo periodo. Per me la SkyClimb Mezzalama è una delle gare più belle, gli organizzatori sono molto professionali e un tracciato incredibile. Sono innamorato del Monte Rosa ho dei ricordi bellissimi di avventure fatte con gli sci da scialpinismo».
«Non partite troppo forte – consiglia Herrmann – la quota elevata e le basse temperature allungheranno i tempi di recupero e lo smaltimento dell’acido lattico sarà più lento. Inoltre prima della gara provate i ramponi e siate sicuri che siano ben legati alle scarpe. Come ultimo consiglio cercate di avere qualche energia per ammirare il panorama spettacolare dalla vetta del Castore».
Tutte le informazioni, e la traccia del nuovo percorso si possono trovare sul sito www.trofeomezzalama.it
Cambia la discesa della SkyClimb Mezzalama: il 9 luglio partenza da Saint-Jacques, in Val d’Ayas
Il percorso (25km circa; 2.533 mt D+)
Partenza da Saint-Jacques, una prima salita in un bosco di larici porta al piccolo abitato di Fiery (1.878 metri). Da qui la salita è meno ripida e obliquando verso destra si raggiunge il Pian di Verra (2.050 metri). Attraversata la piana, la mulattiera conduce al Lago Blu (2.215 metri). Si segue poi il ripido filo della morena glaciale che porta al Rifugio Mezzalama (3.036 metri). Oltre, il terreno si fa tipicamente pre-glaciale e roccioso ed una facile lingua di ghiaccio pianeggiante conduce ai piedi delle ripide rocce di Lambronecca, alla cui sommità sorge il Rifugio delle Guide di Ayas (3-400 metri).
Al Rifugio Guide di Ayas, prima “Feed zone” (organizzata nel rispetto delle norme anti covid-19) e cambio di assetto. Si indossa l’imbrago, si calzano i ramponi e ci si lega in cordata, pronti per affrontare il ghiacciaio con le sue insidie. Le pendenze sono moderate fino al raggiungimento del Passo di Verra (3.848 metri). Teatro della parte più tecnica ed impegnativa della gara sarà l’ascesa al Castore (4.226 metri) per la parete Ovest, sulle tracce del Mezzalama classico.
La discesa seguirà la cresta Est ed il ghiacciaio del Felik fino al Rifugio Quintino Sella (3.585 metri). “Feed zone” e cambio di assetto. Si tolgono corda e ramponi. Un’aerea cresta rocciosa ben attrezzata porta alle pietraie che rapidamente conducono al Passo della Bettolina (3.000 metri circa).
Da qui si abbandona il comodo e frequentato sentiero che conduce al Colle della Bettaforca e per ripide tracce si guadagna il Pian di Verra inferiore, mille metri più in basso. Un bosco di larici offre riparo al comodo sentiero che conduce ai Rifugi Ferraro e Guide Frachey (2.060 metri) a Résy, poi un’ultima ripida picchiata porta all’arrivo a Saint Jacques.