Simone Corsini e Marta Wenta vincono la GTC100 del Gran Trail Courmayeur. Le penalità assegnano la GTC55 a Moreno Sala ed a Melissa Paganelli

Simone Corsini all'arrivo della GTC100
Simone Corsini all'arrivo della GTC100

Simone Corsini, 29 anni, atleta della provincia di Reggio Emilia ha vinto, sabato 8 luglio, poco dopo le ore 13, la GTC100 del Gran Trail Courmayeur, dopo aver conquistato, lo scorso anno, un quinto posto al TOR330 – Tor des Géants e d un secondo posto alla GTC55 2021. Corsini, docente di laboratorio di scienza applicata all’elettronica in una scuola superiore a Castelnovo Monti, è riuscito a migliorarsi ed ha vinto con il tempo 15h10’04″. Alle sue spalle Massimo Paladin, staccato di 28 minuti tondi, e terzo Edoardo Curreri in 16h29’41″.

La gara fin dagli inizi ha vissuto con in testa un quartetto formato da Simone Corsini, Massimo Paladin, Dino Melzani ed Edoardo Curreri. Pian piano il gruppo ha iniziato a sfaldarsi, staccando Curreri prima del Rifugio Elisabetta e subito dopo perdendo Melzani, ritiratosi al Rifugio Maison Vieille. Corsini ha poi incrementato il suo vantaggio dopo il Pavillon di Skyway Monte Bianco, per poi concludere in solitaria: «una gara dura, con dislivelli importanti, sono contento però di aver vinto anche in ottica TOR330 a settembre», ha commentato il vincitore.

Marta Wenta dopo aver superato il traguardo della GTC100
Marta Wenta dopo aver superato il traguardo della GTC100

Diversa la gara femminile, dove Marta Wenta, polacca residente in Germania e quest’anno vincitrice della Dolomite Extreme Trail da 103 chilometri, è subito partita fortissima incrementando man mano il suo vantaggio sulle inseguitrici. Alla fine ha ottenuto un ottavo posto assoluto in 17h17’36″, con un ampio margine sulle altre donne sul podio: seconda è arrivata Marta Viganò, terza alla GTC55 dell’anno scorso, in 18h58’49″, e terza, in rimonta, Lisa Borzani in 19h21’32″.

Nella GTC55 il primo a tagliare il traguardo è stato Fabio Congiu con 12 secondi di vantaggio su Moreno Sala ma, a causa di un errore sul percorso sotto il Rifugio Elisabetta, è stato penalizzato e finisce terzo. Per Sala, quindi, vittoria in 6h29’04″, con al secondo posto Antoine Kauffmann in 6h41’28″ e, come quindi Congiu con il tempo “virtuale” di 6h49’04″. L’errore commesso da Congiu ha coinvolto diversi atleti, motivo che ha spinto la Direzione di gara a comminare una penalità di 20 minuti agli uomini e di 25 alle donne, stimando il tempo che avrebbero impiegato per percorrere il tratto di gara.

L'arrivo di Fabio Congiu al termine della GTC55
L’arrivo di Fabio Congiu al termine della GTC55

Conseguentemente è cambiato anche anche il podio femminile, dove a vincere, in rimonta, è stata Melissa Paganelli, seconda nel 2021 al TOR330 – Tor des Géants, in 7h49’50″, superando negli ultimi chilometri Susanne Zahlauer in 7h52’01″. Ilaria Lo Prete, transitata terza al traguardo, paga l’errore di percorso ed ha dovuto cedere l’ultimo posto sul podio a Natalie White in 8h10’28″.
«Mi sono iscritta a questa gara all’ultimo – ha raccontato Melissa Paganelli – perché ho fatto una 100 chilometri la scorsa settimana e ne avrò una la prossima, quindi mi sembrava un buon allenamento. I paesaggi sono incredibili, impossibile non fare foto. Durante la corsa ho provato a tenere il mio passo, Susanne Zahlauer ne aveva di più in salita ma man mano ho recuperato lo svantaggio e l’ho superata dopo l’ultimo ristoro».

Melissa Paganelli, vincitrice della GTC55
Melissa Paganelli, vincitrice della GTC55

Incredibile la prova, nella GTC30, di Francesco Nicola, dominatore fin dai primi chilometri. Il 26enne, di recente secondo al Trail Oasi Zegna, ha fatto registrare il nuovo record della corsa, abbassandolo di quasi cinque minuti rispetto al precedente primato appartenente a Davide Cheraz dell’anno scorso: il cronometro si è fermato dopo 2h52’06″, con oltre dieci minuti di vantaggio sul belga Ben Bauters che ha concluso in 3h06’04″ e sul terzo classificato, Mattia Reggidori arrivato al traguardo in 3h11’37″.
«Non mi aspettavo neanche io di realizzare questo tempo – ha dichiarato Francesco Nicola – anche perché sapevo che il record era di Davide Cheraz, non propriamente uno lento. Non capita spesso di correre con un panorama ed una giornata così, è stato molto bello l’ingresso in paese in mezzo a tanta gente».

Francesco Nicola in posa dopo la vittoria alla GTC30
Francesco Nicola in posa dopo la vittoria alla GTC30

La gara femminile si è risolta negli ultimi metri con Meg Mackenzie l’ha spuntata su Margherita De Giuli ed Elisa Sihvola: la sudafricana residente a Chamonix ha chiuso in 3h30’31” con l’undicesimo tempo assoluto, con appena 16 secondi di vantaggio sull’italiana e quasi 11 minuti sulla finlandese. «Mi sono resa conto dell’arrivo ravvicinato della seconda appena dopo aver tagliato il traguardo – ha spiegato Meg Mackenzie – È la prima volta che provo questa gara ed è stupenda, anche se molto dura. Sicuramente tornerò».

Meg Mackenzie al termine della sua GTC30
Meg Mackenzie al termine della sua GTC30